Mielopatia grave in un boxer

Patologia: Mielopatia

Animale: Cane, Boxer, maschio, 4 anni

______________________________________________

  • Caso clinico

Winkly è un Boxer maschio, nato il 29 settembre 2004. Giunge in studio con un forte deficit neurologico propriocettivo del treno posteriore. La deambulazione è fortemente incoordinata tra zampe anteriori e posteriori. Le zampe posteriori reggono a fatica il cane che si accascia senza alcun segno di dolore dopo pochi passi. I proprietari, disperati per la situazione, mi raccontano la storia di Winkly e mi mostrano le analisi clinico-diagnostiche effettuate da colleghi rigorosi e competenti.

  • ANAMNESI

All’età di 12 mesi a Winkly viene diagnosticata una cistite acuta trattata con metronidazolo senza nessun successo, seguito poi da un ciclo di cefalosporina. Il giorno seguente al trattamento con cefalosporine il cane viene trovato con paraparesi del treno posteriore. Viene subito sottoposto a trattamento con antidolorifici, ma senza risultato, tanto che dopo due mesi dall’inizio del primo trattamento antinfiammatorio, si nota una notevole perdita delle masse muscolari a carico degli arti posteriori e un altalenante miglioramento e peggioramento dei sintomi neurologici. Il  6 Gennaio 2006 viene effettuata la prima visita neurologica  e i primi esami ematochimici. Da questa visita e dagli esami non emergono dati confortanti per una diagnosi certa in quanto non ci sono segni neurologici che facciano sospettare una compressione midollare, neppure i referti ematochimici mostrano valori che possano suggerire un indirizzo diagnostico verso una patologia specifica. Il quadro neurologico in quel momento presenta una atassia posteriore, dismetria lieve anteriore e atrofia dei muscoli degli arti posteriori e dei muscoli para-spinali toraco-lombari. Emerge la necessità di indagare ulteriormente per escludere altre possibili patologie, mediante Risonanza Magnetica, biopsia muscolare, esame del Liquido cefalo-rachidiano ed esame sierologico ed ematochimico completo. A fine Gennaio 2006 e nei mesi seguenti vengono effettuate le analisi diagnostico-differenziali che mettono in evidenza diverse problematiche. Dal punto di vista neurologico Winkly non presenta alcun segno di patologia neurologica a carattere compressivo, infettivo-infiammatorio, neoplastico. La RM, l’elettromiografia e la mielografia con contrasto risultano negative, mentre la biopsia muscolare mostra una lieve ma presente atrofia neurogena cronica attiva. Non viene effettuato nessun trattamento terapeutico, tranne delle fisioterapia che impegna notevolmente i proprietari che sono fortemente motivati nonostante la situazione di Winkly stia peggiorando progressivamente. Nella tarda primavera 2006 Winkly viene punto da un insetto e l’edema anafilattico che ne segue viene trattato con un corticosteroide. Il giorno seguente la somministrazione del cortisonico Winkly presenta nuovamente un notevole aggravamento della sintomatologia neurologica con paraplegia e incontinenza urinaria. Vengono allora effettuate nuove indagini diagnostico-cliniche. Le analisi sierologiche indicano la positività a Toxoplasma gondii IgG 1:160 e la positività a Neospora canis IgG 1:1280. Sulla scorta di questi referti a Winkly vengono somministrati cicli ripetuti di clindamicina. A fine Agosto 2006 Winkly non ha avuto nessun miglioramento neurologico. Le analisi effettuate propongo un quadro di Mielopatia Degenerativa per la quale non esistono terapie efficaci, se non trattamenti che limitino il progredire della malattia (vitamine A e E, acido aminocaproico, corticosteroidi – utilizzo controverso – ed esercizio fisico atto a cercare di mantenere un tono muscolare accattabile). Inoltre la situazione è aggravata dalla positività a Neospora e Toxoplasma. I proprietari ricorrono alla visita omeopatica essenzialmente perché non esistono alternative terapeutiche

fig-2a1 fig-2b2 fig-3b fig-3d

  • Mieolopatia degenerativa

La Mielopatia Degenerativa è una malattia del midollo spinale a carattere progressivo e ingravescente, descritta per la prima volta nel Pastore tedesco nel 1973. La MD colpisce soprattutto animali adulti in età compresa tra i 5 e 14 anni, ma è diagnosticata con una certa frequenza negli animali più giovani. A tutt’oggi l’eziologia della malattia è sconosciuta. Tra le ipotesi eziopatogenetiche più accreditate vanno annoverate quelle che chiamano in causa carenze nutrizionali e meccanismo degenerativi immuno-mediati. L’ipotesi immuno-mediata della MD è supportata dal ritrovamento in cani affetti di alterate risposte cellulo-mediate, di un elevato numero di linfociti suppressor e di immunocomplessi circolanti, nonché di infltrati linfoplasmocitari in diversi organi. Alcuni Autori, infine, non scartano la possibilità che la MD sia una malattia neurodegenerativa a sviluppo tardivo su base genetica. Le lesioni istopatologiche si possono rinvenire su tutto il tratto del midollo spinale, ma interessando soprattutto le parti caudali del tratto toracico e e quelle craniali del tratto lombare. Le lesioni sono caratterizzate dalla degenerazione della sostanza bianca a livello dei fascicoli dorsolaterali e ventromediali, che interessa i fasci sia ascendenti che discendenti. Istologicamente il riscontro caratteristico è quello di degenerazione assonale con frammentazione e scomparsa dell’assone associata ad alterazione della guaina mielinica. Tale quadro è associato a gliosi e astrocitosi. La MD è una malattia caratterizzata da un esordio insidioso e da un decorso cronico progressivo che porta all’incapacità a deambulare il soggetto colpito. Il decorso della malattia, dal momento in cui vengono riconosciuti i sintomi, viene quantificato di norma in un periodo compreso tra i 6 e i 36 mesi, anche se la maggior parte dei cani colpiti viene sottoposto ad eutanasia dopo non più d 12 mesi dall’inizio della sintomatologia1. Il soggetto colpito viene riferito al veterinario perché il proprietario nota una lieve difficoltà alla deambulazione del treno posteriore. Queste disfunzioni iniziali testimoniano un disturbo delle funzioni propriocettive, che si caratterizza con ritardo nell’inizio di alcuni movimenti, dorsoflessione spontanea del piede con consumo eccessivo dell’unghia e dismetria degli arti posteriori. La valutazione della posture rivela un soggetto che, pur essendo in grado di sostenere il proprio peso, presenta evidenti alterazioni a carico degli arti posteriori, tenuti a volte abnormemente allargati o, al contrario, incrociati. La sintomatologia evolve nel tempo con una accentuazione delle disfunzioni propriocettive, che evolvono in una vera e propria atassia del tronco, caratterizzata da dismetria e ipermetria, abnorme circumduzione e incrociamento degli arti durante la deambulazione. Tali segni evolvono nel tempo fino a produrre la totale incapacità alla deambulazione e alla paraplegia. Di norma il paziente in questa fase viene sottoposto ad eutanasia ma, se viene mantenuto in vita, il cane può sviluppare nel tempo nel tempo segni progressivi anche a carico degli arti anteriori e del tronco cerebrale. La diagnosi eziologica della MD è una diagnosi neuropatologia post-mortem. Nell’animale in vita, la diagnosi clinica di MD si effettua sulla base dei dati di segnalamento, dell’anamnesi, dell’esame neurologico e sull’effettuazione di un rigoroso protocollo diagnostico volto ad escludere le altre malattie poste in diagnosi differenziale. Le categorie interessate nel processo di esclusione diagnostico-differenziale sono quella degenerativa (protrusioni discali, lesioni degenerative con successiva compressione del midollo), quella neoplastica (neoplasie primarie e secondarie del midollo spinale e dei corpi vertebrali), quella infiammatoria/infettiva (discospondilite, cimurro cronico).il protocollo standard di un paziente con sospetta MD si compone pertanto dell’esame del sangue, della mielografia del tratto toraco-lombare della colonna vertebrale, dell’esame del liquido cerebro-spinale (LCR), includendo inoltre la Risonanza Magnetica (RM) e l’esame elettromiografico.

  • Visita omeopatica

Winkly è tipicamente un boxer, quindi irruento, vivace, giocoso e festoso, a volte rissoso con gli altri cani, ma molto generoso nei confronti dei proprietari, ubbidiente ma testardo. Mangia di tutto e in modo vorace e a volte passa una giornata intera senza toccare cibo. Beve parecchio. E’ tendenzialmente molto eccitabile, basta stimolarlo a giocare che subito cerca di correre e aderire e accettare il gioco. Si dice infatti che il boxer muore giocando. E’ sempre desideroso di compagnia. Solitamente la sua struttura fisica lo rende un cane elastico ed atletico, ma Winlky è impossibilitato dalla sua malattia e fare ciò che desidera. Trascina gli arti posteriori e stenta a mettersi in piedi in modo autonomo (fig 4a, b). Non appena inizia a camminare presenta una andatura incerta e incrociata delle zampe e ricade sul posteriore senza forza. Solo quando è motivato (cibo o gioco) si alza ma si sostiene per pochi metri. E’ un soggetto essenzialmente caloroso. Winkly appare un cane equilibrato dal punto di vista comportamentale, ma fortemente condizionato dalla sua patologia che sembra non avergli intaccato la gioia di vivere, ma che sicuramente limita le sue possibilità. Come succede in alcuni casi, non ci sono molti sintomi peculiari, strani e bizzarri che caratterizzano il cane in modo omeopatico. Non mi rimane che attenermi ai sintomi obbiettivi. Sappiamo il Repertorio è una collezione di sintomi derivati dai provings umani e dalla clinica umana. Ma anche noi veterinari abbiamo ottimi risultati utilizzandolo. Ciò a cui dobbiamo fare attenzione sono e diversità specie-specifiche tra gli animali che curiamo. Infatti ci sono diversità etologiche, comportamentali, fisiologiche e anatomiche specie-specifiche e spesso anche all’interno delle differenti razze. Tenere in considerazione queste osservazioni è utile ai fini della scelta dei sintomi omeopatici e per una repertorizzazione appropriata. Ci sono sintomi che possono apparire peculiari, ma che in realtà, se prestiamo attenzione alle matrici etologiche, possono non assumere in modo così netto la caratteristica di specificità omeopatica, come riporta il collega Marc Bar in una sua interessante relazione. Il Dr. Bar riporta alcuni esempi. Il primo riguarda un cane in gravidanza isterica che pur non essendo gravida produce latte. Si potrebbe inquadrare questo sintomo come peculiare nella rubrica Chest, milk, non-pregnant woman. Ma se si analizza il comportamento dei lupi in libertà, questo fenomeno  è del tutto normale, in quanto solo la femmina alfa da alla luce i cuccioli, mentre tutte le altre lupe di rango inferiore contribuiscono con il latte al loro allevamento. Quindi, dice il collega, nella fisiologia del cane, questo sintomo perde la sua peculiarità omeopatica. Il secondo esempio riguarda sempre il cane ed analizza un sintomo che potrebbe sembrare peculiare per tutti i cani. Il sintomo che il Dr. Bar traduce nel repertorio è quello di un cane a cui piace essere accarezzato (like to be tickled, nel testo originale) e coccolato. E lo traduce con Mind, affectionate. A quanti cani non piace essere coccolato oppure accarezzato dal proprietario? Oppure, quanti cani non fanno le feste al ritorno dei proprietari dopo una vacanza? La risposta è che la gran parte della maggioranza dei cani mette in atto dei riti comportamentali che noi riconosciamo in modo antropocentrico come allegria del ritorno di persone care. Quindi i pochi cani che non manifestano questo sintomo e che non attuano nessun comportamento simile a quello descritto, invece si allontanano come disinteressati all’arrivo dei proprietari, possono ricadere nella rubrica Mind, dwells on past disagreeble accurrences. Inoltre, prosegue, dicendo che ciò che può essere peculiare in un cavallo che è un erbivoro monogastrico, può non esserlo in un gatto che è un carnivoro monogastrico. Oppure tra un cavallo e un bovino, erbivoro poligastrico con una socialità diversa dal cavallo. Oltre a queste considerazioni, noi veterinari ci troviamo anche nella posizione di dover ‘tradurre’ alcuni sintomi obbiettivi, nel linguaggio umano del repertorio, come negli esempi fatti precedentemente. Il Dr. Bar conclude che il Repertorio umano è assolutamente un punto di riferimento anche per noi medici di animali, ma che spesso il veterinario deve guardare al caso in modo assolutamente aperto e vincolato alle matrici comportamentali e fisio-anatomiche di ogni razza e specie, al fine di giungere ad una repertorizzazione coerente. I sintomi obbiettivi che scelgo per la repertorizzazione, rispondono essenzialmente ad una domanda, che nel caso di Winlky ritengo fondamentale: che cosa in questo momento è invalidante nella vita di questo essere vivente? Ci sono prima di tutto degli ostacoli alla cura o alla guarigione? Così prendo in esame questi sintomi repertoriali (Synthesis 8.0):

  1. GENERALS – ATROPHY / SINTOMI GENERALI – ATROFIA (20)
  2. GENERALS – MUSCULAR ATROPHY / SINTOMI GENERALI – ATROFIA muscolare (17)
  3. EXTREMITIES – EMACIATION / ESTREMITÀ – EMACIAZIONE (16)
  4. GENERALS – LOCOMOTOR ATAXIA / SINTOMI GENERALI – ATASSIA LOCOMOTORIA (43)
  5. EXTREMITIES – WEAKNESS – Lower limbs / ESTREMITÀ – DEBOLEZZA – Inferiori; arti (175)
  6. EXTREMITIES – INCOORDINATION / ESTREMITÀ – INCOORDINAZIONE (63)
  7. EXTREMITIES – INCOORDINATION – Lower limbs / ESTREMITÀ – INCOORDINAZIONE – Inferiori, arti (11)
  8. GENERALS – HEAT – sensation of / SINTOMI GENERALI – CALORE – sensazione di (203)

fig-5

PLUMBUM METALLICUM 30 CH – 5 gocce mattina e sera dinamizzate nell’acqua di bevanda.

  • Follow up

Dopo tredici giorni di terapia con Plumbum 30 CH si forma una neoformazione suppurante a livello del garretto destro (fig. 6), con fuoriuscita di materiale purulento e nauseabondo. Il linfonodo popliteo dell’arto destro è reattivo e aumentato di volume. Winkly è sereno come sempre, mangia con appetito e inizia a reggersi in piedi per periodi più lunghi. Continuo la somministrazione del medesimo rimedio omeopatico e faccio effettuare delle disinfezioni della cute con Echinacea T.M. in soluzione acquosa.

Un mese dopo l’inizio della crisi esonerativa la neoformazione si è riassorbita e rimane solo una reazione fibrotica che non suppura ne da dolore. In concomitanza con la remissione del sintomo esonerativi, Winkly ha avuto un peggioramento della sintomatologia neurologica. PLUMBUM METALLICUM 200 CH – 5 gocce al giorno dinamizzate nell’acqua di bevanda.

A questo punto mi viene riportato che Winlky non ha avuto più nessun miglioramento, rispetto alle fasi iniziali corrispondenti alla somministrazione di Plumbum 30 CH. Fa fatica a muore le gambe e si regge in piedi solo per pochi minuti. I proprietari notano che la postura del dorso è migliorata e la cifosi è del tutto scomparsa. Ma rimane una forte debolezza agli arti posteriori. I muscoli del treno posteriori sono ancora atrofici. Le gambe, a livello dei garretti si toccano una contro l’altra (fig. 7a, b). Alterna dei momenti in cui cammina e altri nei quali non riesce a farlo. Sembra ritornato come all’inizio della terapia omeopatica. Quando si alza da solo per camminare, perde urina. In questo ultimo periodo Winlky si eccita molto sessualmente. Rivedo la repertorizzazione.

  1. MALE GENITALIA/SEX – SEXUAL DESIRE – increased – easily excited / MASCHILI, GENITALI – SESSUALE, desiderio – aumentato – facilmente eccitato (12)
  2. EXTREMITIES – WEAKNESS – Lower limbs – standing, while / ESTREMITÀ – DEBOLEZZA – Inferiori; arti – stando in piedi (12)
  3. EXTREMITIES – KNOCKED together – Knees / ESTREMITÀ – SBATTUTE tra loro – ginocchia (12)
  4. EXTREMITIES – KNOCKED together – Knees – walking; while / ESTREMITÀ – SBATTUTE tra loro – ginocchia – cammina; mentre (1)
  5. EXTREMITIES – WEAKNESS – Lower limbs / ESTREMITÀ – DEBOLEZZA – Inferiori; arti (175)
  6. EXTREMITIES – EMACIATION – Lower limbs / ESTREMITÀ – EMACIAZIONE – Inferiori, arti (21)
  7. EXTREMITIES – CROSSED, when walking; legs / ESTREMITÀ – INCROCIANO, quando cammina; le gambe si (1)
  8. EXTREMITIES – MOTION – loss of power of / ESTREMITÀ – MOVIMENTI – perdita di controllo dei (17)
  9. GENERALS – NEUROLOGICAL complaints / SINTOMI GENERALI – NEUROLOGICHE, malattie (19)

fig-8

LATHYRUS SATIVUS 30 CH – 5 gocce mattina e sera dinamizzate in acqua di bevanda.

Boericke descrive così Lathyrus sativus: Colpisce il cordone laterale ed anteriore del midollo spinale. Non produce dolore. Affezioni paralizzanti degli arti inferiori; paralisi spastica; sclerosi laterale. Dopo influenza e deperimento, malattie che esauriscono dove c’è molta debolezza e pesantezza, lento recupero del potere nervoso. Andatura tremula, barcollante. Eccessiva rigidità delle gambe; andatura spastica. Le ginocchia battono l’ una contro l’ altra camminando. Mielite, con marcati sintomi spastici. Muscoli dei glutei ed arti inferiori emaciati. Rigidità e claudicatio delle caviglie e delle ginocchia, il dito del piede non lascia il pavimento, i calcagni non toccano il pavimento. Muscoli dei polpacci molto tesi. Il paziente si siede piegato in avanti, si raddrizza con difficoltà. Frequentemente, deve affrettarsi, altre volte urina involontariamente.

Morrison: Lathyrus è un rimedio importante per i disturbi neurologici, specialmente per le malattie neuro-degenerative. Vithoulkas ha dimostrato che lo stadio emozionale di questo rimedio è caratterizzato da una sensazione di essere intrappolato dalle circostanze. Il paziente nota una debolezza che solitamente inizia alle gambe. Debolezza progressiva degli arti posteriori. Sbatte le ginocchia camminando.

Clarke Gli arti inferiori sono colpiti da anestesia e paralisi motoria. Cavalli alimentati con Lathyrus sativus presentavano sintomi paralitici alla gambe, i sintomi peggioravano con il freddo e l’umido. E’ senza dubbio un ottimo rimedio per problemi spinali. Incontinenza urinaria. Paraplegia progressiva, emaciazione dei muscoli glutei mentre i muscoli degli arti superiori rimangono normali, estensione e abduzione della gambe normale, ma difficoltà alla flessione. Camminata incerta e in coordinata, a volte incrociando le gambe tra loro.

Otto giorni dall’inizio della seconda prescrizione, ricevo una e-mail:

Gentile Dott. Bettio, Winkly in questi giorni si dà più da fare: mi ha sbigottito di punto in bianco si è alzato ed ha girato per la stanza tranquillo è venuto a salutarci, poi è tornato al suo posto contento. Dottore se è ancora disponibile, vorrei che mi desse informazioni più ampie sul Lathyrus.

Alla visita di controllo dopo un mese di terapia, trovo che Winlky sta facendo grandi progressi, adesso ha voglia di lavorare. Ho contattato la fisioterapista e dopo aver guardato il comportamento di Winkly e, dopo alcuni massaggi, ha provato a mettere il cane sul tapis-roulant, rendendosi che era pronto per lavorare. La proprietaria riferisce che: L’utilizzo di gocce di Lathyrus sativus hanno aiutato molto Winkly, infatti, grazie a queste, sta rafforzando il treno posteriore. Non mi sembra vero, è un sogno. Rimetteremo in piedi Winkly e, grazie alla mia caparbietà, al lavoro svolto (fisioterapia ed esercizio) e alle sue cure, potremo farcela, ne sono certa.

A soli tre mesi dall’inizio della somministrazione di Lathyrus s., Winkly lavora molto e giorno dopo giorno posso rilevare gli effetti della terapia, piccoli passi, ma significativi. E’ il solito giocherellone, è sereno, ha voglia di lavorare, mangia e adesso si sente anche più sicuro di sé: nel loggiato di casa ha ripreso il suo atteggiamento come quello di un cane da guardia. Si regge bene sulle zampe posteriori, che hanno assunto anche una normale tonicità muscolare. Riesce a percorrere ogni mattina e ogni sera 1 km a piedi senza problemi. Quando è stanco del lavoro, cammina in modo poco coordinato, ma migliora sempre di più la forza di resistenza sulle zampe posteriori. Faccio ripetere gli esami sierologici, dai quali risulta che il titolo anticorpale di Neospora è diminuito a 1:512.

  • Conclusioni

Questo caso aneddotico, mostra in modo evidente come l’omeopatia possa aiutare in modo incoraggiante anche animali colpiti da patologie neurologiche a carattere degenerativo. Il rimedio scelto in base a sintomi invalidanti per l’animale in quel momento e obbiettivamente rilevabili, ha portato l’animale stesso, non solo a mantenere uno stato di benessere accettabile, ma inoltre ad un miglioramento clinico della sintomatologia neurologica. Il lavoro dei veterinari in omeopatia è spesso complicato dall’interpretazione dei segni clinici che devono essere tradotti nella lingua umana del Repertorio. Fortunatamente i nostri animali esprimono il più delle volte in modo sincero il loro disagio, che se colto con obbiettività, può portare alla prescrizione di una terapia efficace anche in corso di patologie croniche progressive a carattere degenerativo, per le quali non esistono terapie specifiche e che portano inesorabilmente i nostri animali verso l’eutanasia.

  • Bibliografia

1.      Averill, DR (1973) Degenerative mielopathy in the aging German Shepard dog: clinical and pathological findings. JAVMA 162: 1045-1051.

2.      Clemmons RM (1192), Degenerative Mielopathy – Vet Clin N am – Small Animal Pract 22:965-971.

3.      Waxman FJ, Clemmons RM, Hinrichs DJ (1980) Progressive mielopathy in older German Shepard dog. Presence of circulation soppressor cell. J Immunol 124:1216-1222.

4.      Braund KG, Vandevelde M (1978). German Shepard dog mielopathy – a morphologic and morphometric study. Am J Vet Res 39: 1309-1315.

5.      Johnston PE, Barrie JA, Mc Culloch MC et al. (2000) Central nervous system pathology in 25 dogs with chronic degenerative radiculomielopathy. Vet Rec 146:629-633.

6.      Ruax CG, Coates JR, March PA, Williams DA (2003) Analysis of oligoclonal banding in CSF and serum from dogs with degenerative mielopathy (abs) Journal Vet Int Med 17:401-402

7.      Bär Marc, The Genesis of the Veterinary Repertory (Zurig, 2001) www.hpathy.com

8.      Boericke W., Pocket Manual of Homeopathic Materia Medica, Encyclopaedia Homeopathica

9.      Morrison G., Manuale Guida ai sintomi chiave e di conferma. Galeazzi Ed, 1998.

10.  Clarke J.H., Dictionary of Practical Materia Medica, Encyclopaedia Homeopathica.