Patologie respiratorie e oculari del gattino

Patologia: rinite

Animale: casi clinici

Autore: Dr. David Bettio

Copyright ©  2009-2010  - Omeopatia Veterinaria - Dr. David Bettio, Med. Vet.

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Quando si trova un gattino randagio, spesso ci si accorge che ha grossi problemi respiratori e problemi agli occhi. I sintomi posso variare di gravità, ma è abbastanza comune rilevare scoli giallastri e verdognoli dalla narici, accompagnati da continui starnuti e tosse. Le palpebre degli occhi si possono presentare chiuse o semi aperte con la presenza di lacrimazione, di scoli densi di colore giallastro molto difficili da detergere, accompagnati da lesioni ulcerative delle palpebre stesse oppure da lesioni più o meno profonde della cornea che può apparire coperta da un tessuto biancastro, anch’esso affetto da ulcere. Quando si presentano questi segni,  le condizioni generali del gattino non sono buone. Si possono infatti riscontrare febbre, inappetenza, disidratazione, umore depresso ed altre problematiche che coinvolgono latri apparati, ad esempio il tratto gastro-enterico con presenza di diarrea e vomito.  Se il Vostro cucciolo presenta uno qualunque di questi sintomi, o se sviluppa inappetenza, vomito, o sonnolenza ingiustificata, un Veterinario dovrebbe essere consultato immediatamente. Un ritardo nel prestare cure mediche a un giovane animale può tradursi in minori possibilità di guarirlo. I gatti cuccioli randagi che evidenziano queste condizioni cliniche spesso non hanno avuto la possibilità di essere alimentati in modo adeguato con il latte della madre che oltre ad essere una fonte di nutrimento è anche un fondamentale apporto delle prime difese immunitarie, non ancora sviluppate nel cucciolo.  In tutti i mammiferi il rapporto madre-figlio è il momento chiave per lo sviluppo futuro del cucciolo.  Su questo rapporto si fondano lo sviluppo immunitario ma anche l’adeguata trasmissione di comportamenti lagati alla socialità e alla caccia. La mancanza o la riduzione di tale rapporto madre-figlio, può portare dei deficit importanti nel futuro del cucciolo.

Dal punto di vista strettamente clinico, i cuccioli randagi di gatto possono essere colpito da patologie virali, batteriche, fungine e parassitarie per inadeguata capacità immunitaria e inadeguata nutrizione. Tra le patologie virali che si possono instaurare troviamo:

  • Calicivirus:  colpisce le prime vie respiratorie del gatto e pertanto le due malattie sembrano presentare molte analogie. La Calicivirosi è sostenuta da un RNA virus appartenente alla famiglia dei Calicivirus, molto contagioso fra i gatti e che permane a lungo nell’ambiente; la trasmissione avviene attraverso il contatto con individui malati o con secrezioni infette.  I ceppi del virus sono numerosi e quelli meno gravi provocano lesioni limitate al cavo orale dando luogo a febbre e depressione modesta accompagnati da scarso appetito; le infezioni più gravi invece causano vescicole linguali che evolvono in ulcerazioni del cavo orale, prurito nasale, starnuti, congiuntivite e dispnea provocando febbre alta, polmonite, forte anoressia ed abbattimento, mortalità elevata se colpisce soggetti giovanissimi. Alcuni ceppi possono causare dolori articolari e muscolari.
  • Herpesvirus:  provoca la rino-tracheite infettiva che colpisce la mucosa oculare, nasale e tracheale dei gatti. Una volta infettati i gatti cominciano a sviluppare segni respiratori quali: starnuti, tosse e scolo oculo nasale entro 2 -5 giorni; ulcere della lingua e della cornea così come febbre alta possono anche essere presenti. L”infezione diffonde velocemente da un gatto all’altro per contatto con secrezioni nasali oculari o buccali infette, o per contatto con abiti contaminati , mani, utensili o altri oggetti. Il virus può sopravvivere per mesi nella bocca o naso dei soggetti colpiti anche dopo la risoluzione dei segni clinici e può essere quindi diffuso da questi gatti apparentemente sani. Nei cuccioli questa infezione risulta essere particolarmente pericolosa tanto da poter condurre alla morte del soggetto se non trattati precocemente.

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Nella mia esperienza omeopatica, ho spesso trovato molto efficace l’utilizzo di Lac-felinum, un rimedio omeopatico ottenuto dal latte del gatto omeopatizzato. Nella foto appare una gattina abbandonata dalla madre, trovata in un Parco Pubblico. Presentava chiari segni di patologie oculari e respiratorie, lo stato generale era critico e caratterizzato da magrezza e disidratazione. E’ stata subito alimentata forzatamente e contemporaneamente è iniziata la somministrazione di Lac-felinum 30 CH 1 goccia diluita in acqua di bevanda più volte al giorno. Gli occhi venivano detersi ripetutamente con un collirio a base di Euphrasia. Nell’arco di due giorni la gattina ha iniziato ad alimentarsi in modo autonomo, le lesioni oculari si sono risolte in 6 giorni, così come la patologia respiratoria.

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